Cosa sono gli Oli essenziali?

Cosa sono gli oli essenziali?

Gli oli essenziali sono miscele complesse di sostanze volatili, ottenute principalmente, ma non esclusivamente, dal processo di distillazione delle piante aromatiche. Il processo di distillazione restituisce una piccolissima e concentratissima quantità di liquido fortemente aromatico, noto appunto come olio essenziale. Le piante aromatiche producono ed immagazzinano gli oli essenziali in diversi tessuti come: fiori (rosa, fiori d’arancio), radici (zenzero, ciclamino), foglie (menta, rosmarino, salvia), resina (abete, pino, incenso), la corteccia (cannella) o la buccia del frutto (arancia, limone, bergamotto); perciò il processo di estrazione può essere effettuato sui diversi tessuti delle piante, ed in alcuni casi, come ad esempio per gli agrumi, da una stessa pianta si possono ottenere oli essenziali con proprietà molto diverse in base al tessuto da cui viene estratto l’olio essenziale.

Si conoscono circa tremila varietà oli essenziali, ognuno dei quali presenta una componente chimica unica che conferisce specifiche proprietà funzionali a ciascun olio essenziale, anche se nella pratica comune si utilizzano solo alcune decine di oli essenziali diversi. Le piante producono gli oli essenziali soprattutto per proteggersi dall’attacco di parassiti, virus e batteri (funzione di protezione), per facilitare la guarigione delle ferite (funzione di rigenerazione) della pianta stessa, e per comunicare tra di loro e con gli insetti o animali impollinatori (funzione di attrazione). Accanto alla loro utilità nell’ecologia delle piante che li producono, gli oli essenziali sono ricchi di principi attivi utili per la salute, la bellezza e l’equilibrio dei livelli energetici dell’uomo. Infatti, è ormai dimostrato scientificamente che gli oli essenziali agiscono profondamente sulla fisiologia animale ed umana; infatti, accanto all’azione cosciente ed inconscia sul nostro olfatto, gli oli essenziali possono avere anche una vera e propria azione farmacologica, e i profumi possono agire positivamente sull’ipotalamo, l’ipofisi e più in generale il sistema ormonale e neuro-vegetativo.

Il nome di “oli essenziali”, deriva dalla loro natura idrofoba, cioè dal fatto che non sono miscibili e non si diluiscono in acqua, proprio come gli altri oli vegetali (olio d’oliva, olio di mandorle); infatti, questi ultimi possono essere usati come “oli vettore” per diluire gli oli essenziali. Il termine «essenziale» indica, invece, la natura incorruttibile e basilare (voce sostituibile con «etereo») degli oli essenziali, proprio per queste caratteristiche gli alchimisti chiamavano gli oli essenziali “quintessenza”.

 

Oli essenziali e piante aromatiche: una storia che parte da molto lontano...

I benefici delle piante aromatiche, che si contraddistinguono proprio per la presenza degli oli essenziali, erano conosciuti e sfruttati sapientemente fin dall’antichità. I mastri profumieri, intuendo che la potenza delle essenze agisse sia sul piano corporale che su quello mentale e spirituale, hanno sviluppato le prime tecniche di estrazione ed esteso il loro utilizzo all’interno dell’ambito sacro, medico, casalingo ed estetico.

Ad esempio, l’utilizzo di alcune piante aromatiche era noto già agli antichi popoli babilonesi e gli oli profumati erano fondamentali nel processo di mummificazione egizia, e nella produzione dei cosmetici e profumi realizzati per Cleopatra. Ippocrate, invece, aveva consigliato di fumigare alcune erbe per limitare il contagio di una grande epidemia ad Atene.

L’utilizzo delle piante aromatiche ha accompagnato quindi la nostra storia, introducendo da un lato nuovi processi di estrazione e dall’altro nuove intuizioni empiriche sulle proprietà delle piante aromatiche e dei loro benefici, molti dei quali confermati oggi dalla ricerca scientifica e medica, fino alla nascita dell’aromaterapia moderna. Ma avremo modo di approfondire sia l’aspetto storico che le basi dell’aromaterapia nei prossimi articoli!